test antidroga per riconoscere il consumo e la dipendenza da eroina non sono così diffusi e adottati come quelli relativi ad altre droghe, perché fortunatamente questa sostanza stupefacente non è più diffusa capillarmente nella nostra società come in passato. I consumatori di eroina e altri oppiacei, tuttavia, esistono ancora e tramite l’esame del capello possono essere individuati con certezza.

L’eroina si ottiene elaborando chimicamente la morfina, il principale alcaloide che si estrae dall’oppio ricavato da alcune varietà di papaveri. È l’oppiaceo più diffuso e si presenta quasi sempre come una polvere, che può essere sia finissima sia granulare, principalmente bianca, ma anche marrone o rossastra e che spesso ha l’odore forte dell’acido acetico. Sovente l’eroina viene miscelata (o ‘tagliata’) con altre sostanze dannose della più disparata provenienza. La micidiale miscela di eroina e cocaina è chiamata speedball. Viene quasi sempre iniettata, ma può anche essere inalata o fumata.

Le sensazioni provocate dagli oppiacei derivano da un effetto analgesico ed inibitorio. Interviene una “ricompensa cerebrale” in stretto legame con i centri nervosi del piacere: si riducono dolore e ansia e dopo un iniziale forte momento di piacere, denominato “flash”, giunge uno stato di appagamento, rallentamento del pensiero, della motilità, dei comportamenti, con uno stato finale di sonnolenza. Questi effetti della dipendenza da eroina e dagli oppiacei spiegano l’immobilismo emotivo che il tossicodipendente ha sotto l’effetto della sostanza, con indifferenza verso il mondo, distacco percettivo, disinteresse affettivo e notevole egocentrismo.

Il tossicodipendente da eroina e oppiacei perde ogni tipo di morale ed etica verso se stesso e gli altri, anche i nei confronti dei familiari più stretti: conta solo la ricerca con ogni mezzo dei soldi necessari all’acquisto della dose giornaliera di eroina. Gli indicatori che possono ricondurre all’uso di eroina sono molteplici: pupille a spillo, forte rallentamento motorio e scarsa articolazione di parola e movimenti, sonnolenza. Segno caratteristico dell’eroinomane è inoltre un costante e insistente prurito su tutto il corpo. Le funzioni cardiache e respiratorie rallentano.

Gli utilizzatori di eroina e oppiacei sviluppano molto velocemente tolleranza e dipendenza, aumentano in breve le dosi per ottenere gli effetti ricercati e non andare in astinenza, che questo tipo di droghe è un’esperienza estremamente dolorosa. La crisi d’astinenza arriva presto ed è molto pesante, con agitazione, mancanza di appetito, palpitazioni, dolori ai muscoli e alle ossa, tremori, insonnia, nausea e vomito. La durata della crisi di astinenza può arrivare anche a una settimana.

Gli esami tossicologici sulle urine e sul sangue consentono di individuare il consumo di eroina se avvenuto solo pochissimi giorni prima del test, mentre l’esame antidroga del capello, fattibile prelevando una piccola ciocca di capelli dal presunto consumatore di sostanza stupefacente, consente di individuare il consumo e la dipendenza da eroina in un periodo di 12 mesi prima del prelievo dei capelli per il test antidroga.


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